Appunti sulla conferenza – dibattito del 9 marzo 2005

 

Relatore: dott. Roberto Santaniello

 

La relazione viene improntata su due grandi argomenti :

·        l’allargamento dell’Unione Europea

·        la costituzione europea.

 

Al momento si può ipotizzare un allargamento a nuove frontiere sino alla Turchia e addirittura all’Ucraina che all’indomani delle elezioni ha posto come obiettivo primario la possibilità di entrare nell’unione

La precedente commissione europea presieduta dal prof. Prodi parlava dei Balcani occidentali come ultima frontiera, mentre per gli altri paesi (repubbliche caucasiche, paesi ex satelliti dell’Unione Sovietica e Russia) si offriva la cosiddetta “politica di vicinato” cioè la condivisione dei finanziamenti, ma non delle istituzioni.

Oggi non è ancora determinata la frontiera dell’UE, in quanto grazie all’Europa abbiamo acquisito uno spazio di pace, di democrazia e di libertà in un continente teatro di due mostruose guerre nel XX secolo ed è importante condividere tutto questo con il maggior numero di paesi.

In occasione della guerra in Irak si è evidenziata una diversa politica estera nei rapporti con gli USA e nei confronti della cosiddetta guerra preventiva, politica che ha differenziato la “vecchia” europa dalla “nuova” europa, ma con la creazione della nuova figura del ministro degli esteri dell’Europa non ci dovrebbero essere più  differenziazioni del genere

La futura entrata della Turchia è condizionata dall’introduzione di principi democratici e di tutela dei diritti umani, ma la Turchia ha mantenuto nel secondo dopoguerra ottimi rapporti con l’Europa e sta cercando di adeguare il suo ordinamento giuridico a quanto richiesto dall’UE, inoltre la sua appartenenza alla NATO sembra essere una garanzia in più. Il problema di Cipro è stato risolto con un artificio giuridico, del resto ben gradito dalla Grecia che in tal modo ha due voti…

 

 

Riguardo la costituzione europea, frutto del lavoro non di diplomatici ma di 105 membri dei parlamenti nazionali e rappresentanti di vari organi istituzionali che hanno operato in modo trasparente e partecipato, si invita caldamente a prendere visione della seconda parte del testo costituzionale, parte nella quale sono elencati 54 diritti riconosciuti ai cittadini europei.

Adesso bisognerà attendere che venga ratificata da tutti i paesi, ma, comunque, è una grande conquista il fatto che si sia riusciti a redigerla.

La mancata introduzione delle “radici giudaico cristiane” nella Costituzione che incontrato grande opposizione da parte di alcuni paesi quali la Polonia, la Spagna e l’Italia è giustificata dal principio della laicità dello Stato presente nella maggioranza degli stati dell’UE.

Per quanto riguarda i vari movimenti separatisti presenti in vari stati (Spagna, Francia, ecc.) l’Unione europea tutela le minoranze linguistiche, ma interloquisce con gli stati e non con i movimenti, movimenti con i quali, peraltro, si è aperto un dialogo con organizzazioni della  cosiddetta società civile.